lunedì 31 gennaio 2011

I giorni della merla







Gli ultimi tre giorni di Gennaio sono chiamati i giorni della merla, possono essere molto freddi, sapete perchè?

C'è una favola che racconta la storia del nome.

"Tanto, tanto tempo fa, quando i merli erano ancora bianchi, il mese di gennaio era tiepido.





Una famiglia di merli, padre, madre e tre merlottini, vi­veva senza preoccupazioni su un'immensa quercia di un giardino che apparteneva a una famiglia della nobiltà.



Alla fine di gennaio, che allora era il mese più corto dell'anno poiché aveva soltanto 28 giorni mentre febbraio era di 31, il padre merlo partì alla ricerca di cibo per la famigliola.



Era una giornata soleggiata e serena, mamma Merla uscì cantando dal nido e, chissà mai perché, cominciò a deridere messer Gennaio, diciendogli che come mese invernale non valeva niente poiché non era tanto freddo.


Gennaio, furibondo, decise di vendicarsi: chiese tre giorni a febbraio, che da quella volta restò con ventotto, e quei tre giorni li trasformò in una ghiac­ciaia mandando la temperatura sottozero.






La neve e il gelo colpi­rono la famigliola dei merli che rischiavano di congelare.




Quando mamma Merla vide uscire del fumo da un camino della villa decise di rifu­giarsi su quel tepore insieme con i figli; ma il fumo nero impregnò tal­mente le loro penne che la famigliola diventò nera come la pece.






E accade così anche, per sempre, con i loro discendenti".

dal blog: "Che bolle in pentola".


E per questo motivo che gli ultimi giorni di Gennaio, vengono chiamati: "I giorni della merla".

sabato 29 gennaio 2011

Cuore per San valentino



Prendendo spunto da questo bellissimo blog, segnalato da Paola, in questi giorni, abbiamo provato a creare una decorazione per San Valentino.
Occorrono degli avanzi di lana, dei fili in ferro da fioraio.





Dopo aver modellato il filo da fioraio, con un filo di lana, cominciare ad avvolgere il filo nella parte centrale, poi passare almeno un paio di volte intorno alla forma del cuore, fino a riempire la sagoma.
Un consiglio: sul filo di ferro, il filo di lana scivola, è meglio avvolgere il filo di lana prima tutto intorno alla sagoma del cuoricino, fitto fitto e poi proseguire come indicato.





Finchè si ottiene una decorazione semplice, ma che impegna il bambino con movimenti in cui bisogna concentrarsi un pò,
buon fine settimana!

giovedì 27 gennaio 2011

Giorno della memoria

Il 27 Gennaio del 1945, l'esercito sovietico varca i cancelli di Auschwitz, il più grande dei campi di concentramento costruiti dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.

Si aprono gli occhi ad un mondo di orrori e di tragedia e ancora oggi dobbiamo ricordare per non dimenticare.

Il futuro è soprattutto il nostro passato, non possiamo dimenticare, perchè simili tragedie non ripetano ancora... costruiamo insieme ai nostri figli un futuro di pace.

Tempo fa, ho avuto il piacere di conoscere Elisa Springer, durante un convegno nel quale parlava della sua vita e per presentare un suo libro.








Aveva ventisei anni quando venne arrestata e deportata ad Auschwitz con il convoglio in partenza da Verona il 2 agosto 1944.
Salvata dalla camera a gas grazie al generoso gesto di un kapò, Elisa vive e sperimenta tutto l'orrore del più grande campo di sterminio nazista.

Ben presto ridotta a una larva umana, umiliata e offesa, anche nel corso dei successivi trasferimenti a Bergen Belsen, il campo dove morì tra gli altri Anna Frank, e a Theresienstadt, riuscirà a tenere vivo nel suo animo il desiderio di sopravvivere alla distruzione.

La sua forza e una serie di fortunate coincidenze, le consentono di tornare fra i vivi, dapprima nella sua Vienna natale poi in Italia, dove, all'inizio della persecuzione nazista contro gli ebrei d'Europa spinta dalla madre, aveva cercato rifugio.

Da questo momento e per cinquant'anni la sua storia cade nel silenzio assoluto: nessuno sa di lei, conosce il suo dramma; nessuno vede (o vuole vedere) il numero della marchiatura di Auschwitz che Elisa tiene ben celato sul braccio sotto un cerotto.
Il mondo avrebbe bisogno della sua voce, della sua sofferenza ma le parole non bastano a raccontare il senso del suo dramma infinito e sempre vivo.
La sua vita si normalizza, nasce un figlio.

In quegli anni è proprio la maternità il segno della riscossa contro i carnefici.
Cinquant'anni dopo proprio questo figlio, Silvio, vuole capire, sapere e lei, per amore di madre, ritrova le parole che sembravano perdute.
Unico caso al mondo di un silenzio così profondo che si interrompe con il racconto della storia della sua drammatica vita, "morte" e rinascita.



martedì 25 gennaio 2011

La prima cosa bella della domenica (4)



L'influenza è proseguita anche in quest'ultima settimana, con Francesco malato non stato facile lavorare e conciliare i vari impegni...
Da sette giorni seguo un altro ragazzino durante le ore del doposcuola, è impegnativo, ma stimolante.
Mia nipote invece ha ricevuto alcuni libri di lettura in prestito, divertenti e pieni di fantasia, stiamo già leggendo Pierino Porcospino, non apena finiamo di fare i compiti.






Tra i miei propositi di quest'anno, c'è quello di leggere, leggere e ancora leggere, ho terminato un libro regalatomi dalla mia amica, Elena: è stato scorrevole, anche se non sono mancati momenti di riflessione.





E' stata una settimana intensa, così domenica, l'abbiamo trascorsa insieme andando a vedere, seppur da lontano, perchè era vietato l'accesso, la casa della fata Turchina, dal celebre film di Comencini: Pinocchio.




E' stata una bella domenica, frizzante, con tanto sole, ne abbiamo approfittato per fare una passeggiata nel parco di Cimino, un vero e proprio polmone verde a pochi km dalla città di Taranto.





C'erano tante persone che facevano jogging, abbiamo pensato di unirci a loro, anche per una semplice passeggiata perchè fare un pò di attività fisica fa davvero bene e magari ci aiuta anche a rinforzare le difese immunitarie.





That's all!

venerdì 21 gennaio 2011

Tangram







Il tangram è un rompicapo cinese, molto facile da realizzare, prendendo spunto dal post di filosopia, ho preso un cartoncino abbastanza resistente, non ondulato, e dopo aver stampato qui
lo schema, l'ho riportato su cartoncino, segnando i vertici delle figure geometriche con un punteruolo.
Poi con riga e penna ho unito le varie linee.







Ho ritagliato con attenzione e poi incollato su ogni figura geometrica del cartoncino colorato sia sul fronte che sul retro.






Per ora stiamo seguendo ciò che si suggerisce la fantasia, meravigliandoci cosa possiamo inventare, creare ogni volta, cambiando la disposizione delle figure, poi impiegheremo anche le idee trovate qui, buon divertimento!

martedì 18 gennaio 2011

La prima cosa bella della domenica (3)




La settimana appena passata non è stata una delle migliori, dopo il marito anche Francesco ha avuto una ricaduta, in questi giorni è ancora molto raffreddato e così abbiamo trascorso il nostro tempo a casa, cercando di non annoiarci, con un nuovo gioco: Risiko, imparando nuove parole e nomi nuovi di paesi del mondo.




Al risveglio, una sorpresa, il gioco del tangram un rompicapo cinese creato per questi giorni, presto il tutorial.





In cucina, ho preparato un piatto energetico e pieno di vitamine, il quinoa
un alimento ricco di sali minerali e fibre, privo di glutine, quindi adatto anche a chi è celiaco.
Si tagliano a tocchetti zucchine, cipolla, carota e zucca e si fanno saltare in padella con un pò d'olio, si sale e poi unisce al quinoa, precedentemente lessato.
E' piaciuto molto e poi è un ottimo salvacena, rapido e gustoso.
Ringrazio la mia cara amica Elena, dono di qualche tempo fa.







Una merenda un pò frugale, ma gustosa: mele a tocchetti insaporite con limone bio grattuggiato, un pizzico di cannella, uvetta precedentemente messa in ammollo in acqua tiepida e poi strizzata, una spolverata di biscotti precedentemente sbriciolati, tutto in forno per 10 minuti, gli ultimi minuti sotto il grill per far caramellizzare un pò di zucchero di canna.






E in questi giorni, mentre il tempo sembra scorrere più lentamente, la vita si fa sentire, abbiamo avuto la nascita di tanti piccoli guppy, si notano appena, a destra della foto, sono più di una ventina ad alietare le nostre giornate...








Ed infine il calendario mensile delle emozioni di Mamma Felice, un piano mensile, dove inserire delle faccine ogni giorno, a seconda dello stato d'animo che lo ha contraddistinto, alla fine del mese si fa un bilancio dei giorni belli e brutti, un vero e proprio esercizio di ricerca della nostra felicità, dirottando la nostra mente e le nostre azioni verso di essa.



sabato 15 gennaio 2011

Swap di Natale







Durante le feste natalizie, ho partecipato con entusiasmo all'iniziativa organizzata da Daniela.
La mia abbinata è stata Eniko, da cui ho ricevuto questo morbido e caldo scaldacollo e dei cuoricini realizzati dai suoi bambini, grazie Eniko anche per il pensiero del biglietto!






Io invece ho realizzato un biglietto, un portatisana con delle tisane varie e del timo fresco selvatico, raccolto nelle nostre campagne.











Grazie Daniela per l'opportunità di aver conosciuto meglio Eniko!

martedì 11 gennaio 2011

La prima cosa bella della domenica



Con un pò di ritardo, eccomi per postare "La prima cosa bella della domenica", iniziativa proposta da Ninfa.

Con grande sorpresa, abbiamo ricevuto, qualche settimana fa, un pacchettino dalla mia amica Gabriella, un libro con un segnalibro ricamato con la tecnica della broderie suisse: bellissimo!




Francesco appena ha visto il libro, incuriosito dalla storia dell'avvoltoio Giovanni che voleva andare a scuola, ma gli era stato proibito, l'ha letto subito tutto, grazie infinite Gabriella, il tuo regalo è stato molto gradito, ci hai insegnato che l'amicizia anche se a distanza è possibile, ed è fatta di piccole attenzioni, scelte col cuore...





Dopo diversi mesi, ho finalmente ripreso in mano l'ago, per preparare un regalo, non posso ancora svelarlo, s'intravedono però delle roselline a punto vapore, è la prima volta che le ricamo: ho ancora tanto da imparare!
Ho riscoperto il piacere di ricamare, di rilassarmi mentre scorre il tempo, pensando all'amica che lo riceverà... riappropriandomi di uno spazio tutto mio, in cui c'è solo il piacere del fare...






Non mi piacciono gli sprechi, li trovo inutili e in cucina si riutilizzano gli avanzi, come quelli dellla panna per la mousse della ciambella dei Re Magi.

Ho trovato questa ricetta, ciambella alla panna, davvero buona, Francesco mi ha aiutata, suggerendomi di aggiungere mezza tavoletta di cioccolata tritata grossolanamente, una manciata di uvetta messa in ammollo in precedenza, la buccia grattuggiata delle arance del
nonno e una mela... più buona di così!



venerdì 7 gennaio 2011

La Corona dei Re Magi



Ieri è stata festaggiata l'Epifania, con la celebrazione dell'arrivo dei Re Magi davanti a Gesù Bambino, in alcuni paesi come in Francia, in Svizziera e in Spagna si festeggia con un dolce a forma di corona, ad es. in Francia si festeggiano i re Magi con un dolce tradizionale: il "gâteau des Rois" ("dolce dei Re"), in Spagna invece si chiama: "Roscon de Reyes".

La ciambella dei Re Magi, si mangia il 6 Gennaio mentre i bambini scartano i regali che i Re Magi hanno portato loro in dono...






Chi trova Gesù Bambino diventa re per un giorno, mentre chi trova una fava, pagherà il dolce!




La ciambella è gustosa anche semplice, ma è stata farcita con una golosa mousse al cioccolato e si è vestita a festa per festeggiare, in modo insolito, il compleanno di mia madre...





La ciambella dei Re Magi è accompagnato da una coroncina dorata per incoronare il re o la regina che avrà trovato Gesù Bambino, la mia è stata costruita, riciclando della carta crespa dorata, per lo schema, qui.




Al momento del taglio, il bambino più piccolo va sotto il tavolo, decidendo a chi capiterà la
fetta della ciambella, in questo modo si è sicuri che la distribuzione avviene casualmente, ma
indovinate a chi è capitato Gesù Bambino?





La ricetta, è stata presa dal blog di Ptitchef, qui

CIAMBELLA DEI RE MAGI

Roscón de Reyes (ciambella dei Re Magi)
1 arancia
80 gr burro ammorbidito a pomata
600 gr farina + un po' per la spianatoia
150 ml latte
30 gr lievito di birra
1 pizzico di sale
2 uova
80 gr zucchero semolato
...per decorare
frutta candita a piacere
1 uovo per spennellare
zucchero


In un bicchiere, mescolate 50 ml di latte tiepido con il lievito sbriciolato. Setacciate la farina su una ciotola capiente, fate un buco nel centro e versateci il latte con il lievito disciolto; lasciate riposare per 15 minuti.
Sbattete le uova assieme allo zucchero finché non diventeranno spumose, quindi unitele alla farina assieme al burro, la scorza grattugiata dell?arancia, il sale ed il resto del latte; mescolate e cominciate ad impastare. Quando l?impasto sarà abbastanza omogeneo, portatelo su un piano di lavoro e continuate ad impastare finché non saranno ben amalgamati tutti gli ingredienti. Formate una palla con l?impasto, mettetela nella ciotola, copritela con un panno pulito e lasciatela riposare finché non raddoppia il suo volume (per circa un?ora in un luogo tiepido e privo di correnti d?aria).
Prendete l?impasto, impastatelo ancora e posizionatelo su una teglia abbastanza larga dandogli la forma di ciambella: coprite la ciambella ottenuta con il panno e lasciatela riposare ancora per un?altra ora in luogo tiepido, fino a che non raddoppierà il suo volume.
Riscaldare il forno a 180º. Spennellate la superficie della ciambella con dell?uovo sbattuto e decorate la superficie con la frutta candita; infornate la ciambella per 30 minuti. Una volta cotta, sfornate la ciambella e lasciatela raffreddare su di una griglia, quindi spolverizzatela con dello zucchero a velo e servite.
Questo ciambellone è perfetto per la colazione o la merenda. Provate ad aprirlo a metà e farcirlo con della panna montata oppure con una mousse al cioccolato.