lunedì 30 maggio 2011

crocchette di patate e cavolfiore


Far mangiare le verdure ai bambini non è facile, il cavolfiore poi con il suo inconfondibile odore
ancor di più.
Ho pensato di mitigare il suo sapore deciso con delle patate e di presentarlo sotto forma di crocchette, non fritte, ma cotte al forno, così sono più salutari.

A Francesco son piaciute moltissimo e anche se ci vuole un pò di tempo per prepararle, ne vale la pena, le verdure fanno bene e presentandole in maniera più gradita ripaga di ogni fatica.


Crocchette di patate e cavolfiore

un piccolo cavolfiore
4 patate grandi
4 cucchiai di parmigiano grattuggiato
4 cucchiai di pane grattuggiato
2 uova
sale
una manciata di erba cipollina tritata

Lessare il cavolfiore, lasciarlo intiepidire, passarlo nel passaverdura a trama larga.
Lessare le patate, sbucciarle e passarle anch'esse nel passaverdure.
In una ciotola, amalgamare il resto degli ingredienti, bagnarsi un pò le mani e modellare le crocchette, passarle nel pangrattato.
Disporle sulla carta forno, ungere le crocchette con un filo d'olio d'oliva e infornare in forno già caldo a 200° per 5 minuti, poi abbassare la temperatura a 180° e continuare la cotture fino a quando avremo ottenuto un bel colore bruno dorato, in genere per circa 20 minuti.

sabato 28 maggio 2011

E' qui la festa?



Giovedì, finalmente, abbiamo festeggiato il tuo compleanno, rinviato per colpa della febbre.
Ho preparato gli inviti: delle simpatiche girandole, una per ogni tuo amichetto...






Abbiamo conosciuta Roberta, una splendida animatrice, una vera forza della natura,
vi ha intrattenuti inizialmente con della pittura sulle mani, dipingendo leoni feroci, cuoricini glitterati o spaventosi serpenti...





Avete saltato, cantato, ballato tantissimo...





Ho preparato, insieme alle nonne e alla zia, un pane farcito con nutella...




un salame al cioccolato con tanti topolini...




e la tua torta: un'allegra fattoria con tutti gli animali che tanto adori...



ti abbiamo regalato la prima festa con tutti i tuoi amici, con tanta confusione e allegria, quest'anno le candeline sono sette e ormai sei sempre più grande, ma per noi sei sempre il nostro bambino, ti vogliamo un gran bene: amore!


mercoledì 25 maggio 2011

La prima cosa bella della domenica



Eccomi qui dopo qualche giorno di convalescenza, non mi sono ripresa ancora del tutto, ma bisogna pur andare avanti.

Di solito, la domenica siamo a pranzo dai miei e così ho aprofittato per cucire un pò, ho riciclato
un pantalone di mio marito, in lino, recuperando le parti ancora nuove, per realizzare un pantalone al bambino.

Il tempo è trascorso piacevolemente, tra una chiacchierata e l'altra con mia madre.




Nel tardo pomeriggio, invece, siamo usciti un pò e siamo andati a trovare degli amici che non vedevamo da tempo...




abbiamo scoperto che a Grottaglie organizzano ogni terza domenica del mese un mercatino dell'artigianato: c'era molte bancarelle di perline, saponi fatti a mano, borsette all'uncinetto,
quadri pirografati e poi una bancarella con merletti e stoffe in lino, davanti alla quale mi sono trattenuta a stento...
Abbiamo trascorso una piacevole serata, accolti con gioia e tanta cordialià, le serate estive regalano momenti di convivialità e serenità tra amici, di cui dobbiamo apprezzare maggiormente.

Grazie Ninfa per la tua iniziativa!




venerdì 20 maggio 2011

Una storia per voi...






A volte, basta poco per accontentarsi anche quando si è malati...

Francesco è entrato in punta di piedi nella mia camera e dopo essersi assicurato che non stessi riposando, mi ha chiesto se poteva leggermi una storia per farmi compagnia... adesso è lui che legge per me...

Mi ha raccontato questa storia:

Le stelle del cielo sembrano polvere gettata da Dio a caso nel momento della creazione. Una notte un poeta guarda il cielo e vede quei puntini messi in disordine.
Dice tra sè:" Le stelle sembrano tutte uguali. Eppure Dio non fa mai nulla per caso. Sulla terra ci sono tante creature che hanno forme belle. La terra è la casa degli uomini. Il cielo è la casa di Dio:
Come può Dio essere disordinato?".
Il poeta fissa attentamente le stelle. Comincia a tirare linee immaginarie tra una stella e l'altra.
E, come per incanto, le stelle prendono forma. Nel cielo si compongono tante figure. Ecco lì una figura che sembra un carro tirato dai buoi. Ed ecco un carro più piccolo. Sono forse i giocattoli degli angeli?
Il poeta ogni notte fissa il cielo e piano piano ricostruisce immagini di animali favolosi, di figure fantastiche. C'è il toro, il leone, il capricorno, lo scorpione. Ci sono i pesci e persinouna bilancia che oscilla nell'immensità. Tutte le stelle ora si sentono importanti. Non sono più anonime. Il poeta pensa tra sè: "Le stella sono l'alfabeto di Dio. Le costellazioni sono le lettere e le figure del sillabario di Dio.
Dal cielo Dio mi dice che devo essere forte come un toro. Giusto come una bilancia. Prudente come un serpente. Però nel cielo non c'è il simbolo della croce. Possibile che il Padre non ci voglia parlare della croce?".

Il poeta si mette in viaggio ed ecco un giorno arrivare in Australia. La prima notte leva in alto lo sguardo e vede un gruppo ordinato di stella. E' la costellazione della Croce del Sud.
Il poeta pensa:" Ecco la croce che ricorda agli uomini l'amore di Gesù. Dio l'ha messa da parte, da sola. Perchè l'amore di Gesù non si mette in mostra. L'amore non si impone mai. Bisogna cercarlo, bisogna costruirlo. L'amore è umile, nascosto, silenzioso".



ecco, penso che l'amore per i nostri figli, per il nostro compagno e per chi ci sta accanto, umilmente, silenziosamente donato ci ricolma soprattutto nei momenti in cui non stiamo bene.
Sono grata per questi semplici gesti... mi fanno sentire viva.

sabato 14 maggio 2011

SAL: ancora un cuore

















Qualche settimana fa, ho partecipato ad un sal organizzato da Lella: " ancora un cuore",
mi è piaciuto molto cucire per la prima volta un cuore con la tecnica del crazy patch,
grazie Lella per la tua disponibilità e generosità!

giovedì 5 maggio 2011

Tanti auguri, Francesco!





Il 3 Maggio abbiamo festeggiato il tuo compleanno: già 7 anni!
Purtroppo, la febbre alta ti è venuta proprio in questi giorni e ci ha costretti a rinviare la festa con i tuoi amichetti, a cui tenevi tanto, ma da bravo bambino hai compreso e accettato la situazione...




Non potevo far passare un giorno così importante senza una torta: febbre o non febbre eccola qua, una piccola torta con i personaggi della fattoria, come piace tanto a te, decorata di nascosto e in fretta per farti una sorpresa...





e ancora un'altra sorpresa: un piccolo criceto che desideravi da tempo, hai accolto con salti e grida di gioia... un batuffolo di pelo grigio con due occhioni neri ci ha già conquistati e di cui ti stai già occupando come un piccolo ometto.
Auguri Francesco, stai crescendo ogni giorno e la mamma e il papà ti saranno accanto in questo cammino.