venerdì 30 gennaio 2009

Ciambelline di patate


Una delle mie tante passioni, per chi mi conosce da tempo, è la cucina.
Stare tra i fornelli, per me, non è affatto una perdita di tempo, toccare il cibo, sentirne il profumo, mi rilassa, cucinare è anche prendersi cura delle persone care, preparare qualcosa di caldo, di gustoso, a volte anche qualcosa di goloso, come in questo caso, le ciambelline di patate.
Quanti ricordi sono legati a queste ciambelline, quando la mamma ce li preparava i pomeriggi d'inverno e noi lì a mangiarle ancora calde... mi sembra ancora di sentirne il profumo!
Finora non le avevo mai provate, ma stamattina, mentre rincasavo, ho incontrato la mia vicina, la mia cara amica, Lorenza, sapeva che desideravo vedere il procedimento e così ho colto l'occasione per imparare mentre le sue sapienti mani impastavano.





















Ciambelline di patate

500 gr. di patate lessate (meglio se del giorno prima)
500 gr. di farina OO
100 g. di burro
la buccia di un limone grattuggiato
3 uova
70 gr. di zucchero
1 cubetto di lievito di birra


Su un tavoliere, disporre a fontana la farina, precedentemente setacciata , le patate precedentemente passate, al centro sbriciolarvi il cubetto di lievito, scioglierlo con un pò di latte tiepido, dopo unirivi il burro, precedentemente fuso e lasciato intiepidire, le uova, lo zucchero e la buccia del limone grattuggiata.
Impastare rapidamente, se il composto dovesse risultare ancora troppo morbido, aiutarsi con altra farina. Formare dei rotolini, comporre le ciambelline e adagiarle su carta forno, coprirle con un telo di cotone e per aiutarsi a farle lievitare, coprirle con una coperta di lana.
Farle lievitare per due ore e mezza, poi friggerle in abbondante olio caldo e man mano che si coloriscono, scolarle e adagiarle, ancora calde, in un piattino con dello zucchero... buonissime, grazie Lorenza mi hai regalato i profumi della mia infanzia!

giovedì 29 gennaio 2009

Un anno di vita


Oggi Flavio, il bambino dei nostri cari amici, Anna e Luca, compie il suo primo compleanno: auguri piccolino!
Per l'occasione, ho ricamato un piccolo bavaglino a punto croce e realizzato un biglietto d'auguri pop-up, colorato e incollato dal mio bambino.































































A te, Flavio, dedico questa poesia,



Ti vedo crescere


Dividerei con te
anche la più piccola cosa.

Creatura amata
voluta e
desiderata.

Ascolterei per ore
la voce tua
che pacatamente
mi sussurra
ciò che nell'animo cresce.

Ogni alba e ogni tramonto
per te sempre
ridipingerei
con un sole pallido
o splendente
la nebbia dipanerei.

Ora sei ancora qui
con me
ti vedo crescere e so
che manca poco ormai
quando il volo
da solo,
spiccherai

Di Marisol58

mercoledì 28 gennaio 2009

Un portaghi


Per il compleanno di Sonia, un'amica speciale, conosciuta sul forum: Ricamiamo insieme, nota anche per il suo bellissimo blog, http://arcobalenodelcigno.splinder.com/, le ho ricamato un portaghi per custodire i suoi aghi, per ogni tipo di lavoro.










































martedì 20 gennaio 2009





















Ieri stavo riordinando alcune riviste, quando è saltata fuori questa poesia di Pablo Neruda, rileggerla mi ha fatto riflettere su alcune cose: a volte trascuriamo o diamo per scontato il vero significato della vita per rincorrere chissà quale meta.
La poesia dà voce all'inespresso che alberga in ognuno di noi, voglio condividerla con voi:

Lentamente muore


Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette
almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o
della pioggia incessante.

Lentamente muore
chi abbandona un progetto
prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono
qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una splendida felicita'.

martedì 13 gennaio 2009


Ciao!
Mi chiamo Amalia, ho deciso di aprire un blog, già maturato da tempo in me, a che servirà poi? Mi sono chiesta più volte, forse uno spazio per raccogliere i miei pensieri, sensazioni e idee, vedremo cosa ne nascerà...
Carpe diem, cogli l'attimo, vivere il presente, non sempre si riesce, ci si lascia sopraffare dall'ansia, di fare questo e quello e di non fermarsi a prender fiato... un respiro per l'anima, attraverso il quale darle spazio e farla volare...