sabato 31 marzo 2012

Buona Domenica della Palme




Per domani, abbiamo preparato alcuni ramoscelli d'ulivo...




Pronti per essere benedetti e donati in segno di pace.

Auguri di Buona Domenica delle Palme!



Fonti:
per la colombina, qui:
http://laclassedellamaestravalentina.blogspot.it/search/label/colombe
Per la rosellina di nastro, qui:
http://www.youtube.com/watch?v=LQ6hs5cp3Fc

lunedì 26 marzo 2012

La prima cosa bella della domenica



La domenica per noi è la giornata che interrompe la routine e gli impegni quotidiani.
La domenica è stare coi nonni a pranzo...
La domenica è aprofittare del bel tempo per fare una passeggiata al mare...



La domenica è farsi accarrezzare dal sole, ammirando il mare...
La domenica è bearsi dello scintillio del sole all'orizzonte...




La domenica è scoprire teneri fiorellini rosa tra la sabbia e stare attenti a non calpestarli...
Per noi la domenica è ricaricarsi per l'inizio di una settimana piena d'impegni, anche per voi è così?

giovedì 22 marzo 2012

Il nostro San Giuseppe



In questi giorni,il nostro paesino, Monteiasi,è stato in fermento per i preparativi della festa di San Giuseppe.

La sera prima della festa, il 18, è stato acceso un grandissimo falò, chiamato la
"focra", a cui ha partecipato tutto il paese, lasciando in piazza Papa Giovanni XXIII
fascine di legna, "saramenti" e "stroma", rami di vite e d'ulivo, frutto della potatura dei mesi scorsi.

Dopo la processione avviata dalla Chiesa alla piazza, il prete benedice la focra, finalmente cominica la festa: un breve spettacolo pirotecnico e l'accensione del falò.

La focra simboleggia la grande fede del Santo verso Dio, la sua dedizione verso la famiglia e la sua forza nell'afforntare le difficoltà della vita.



La sera del falò, c'è anche un'altra tradizione, proposta tempo fa del gruppo culturale: Anonimo '74, un'estemporanea a cui possono partecipare tutti, in genere,
i bambini disegnano ciò che colpisce di questo evento, dopo qualche settimana, si
espongono i disegni con le relative premiazioni.

Il giorno di San Giuseppe, quest'anno il maestro ha spiegato la tradizione della festa, invitando ancune mamme e nonne in classe.

Le nonne hanno spiegato che anticamente e ancora adesso, si preparavano le "matre", le tavolate su cui si preparava la pasta di San Giuseppe, condita con sugo di cozze e mollica di pane e il pane, per condividerlo con i poveri.

Abbiamo panificato con i bambini, è stato un'esperienza bellissima.

Le sapienti mani delle nonne si muovevano un pò incerte, ma il ricordo di gesti ripetuti nel tempo non si può dimenticare, hanno preso forma così panini a forma di rosellina, di bastone del Santo, di pagnotella fino a quelli più fantasiosi dei nostri bambini...




un topolino...



un volto sorridente di bambina...






una treccia...

Infine i panini dei bambini sono stati messi a lievitare, nel frattempo per la merenda è stato portato un cesto pieno di panini e pane "marrudo", ovvero metà bianco e metà nero, ancora caldi, condito come si faceva un tempo: olio sale e pomodoro... squisito!



All'uscita, abbiamo atteso la processione di San Giuseppe, il parroco ha benedetto la "matra", con il pane e il cibo da condivere insieme, i bambini hanno intonato delle canzoncine molto belle...




Abbiamo imparato dalle tradizioni che la festa di San Giuseppe è soprattutto la festa della solidarietà e della condivisione, basta poco per fare del bene, se ognuno è mosso da buona volontà...

venerdì 16 marzo 2012

Sal: rose per un cuore



Ecco il mio cuore per il sal: "rose per un cuore", organizzato da Lella






Grazie Lella per la tua generosità!


mercoledì 14 marzo 2012

Progetto beneficenza: la maglia del cuore



Ho partecipato con gioia al progetto di beneficenza: la maglia del cuore, organizzato da Lella...



un coprifasce...



in un unico pezzo...




delle piccolissime babbucce...




e un tenero cappellino per dei prematuri dell'ospedale...



Se volete aderite, andate qui:
http://creareperhobby.blogspot.com/

sabato 10 marzo 2012

Torta rustica di patate e cavolfiore




Non sempre è facile convincere i bambini a mangiare le verdure, se poi parliamo di cavolfiore ancor di meno e allora, ben vengano polpette e torte salate.
In questo caso per nascondere il sapore prevalente del cavolfiore, buonissimo dal punto di vista nutrizionale, ricco di sali minerali e di principi antinfiammatori e antibatterici, ho impiegato le patate, che di solito piacciono ai bambini.






torta di patare e cavolfiore

550g di patate bollite e schiacciate
150g di cavolfiore bollito e schiacciato
30g di burro + 10g per ungere la teglia
40g di parmigiano
1 uovo intero
latte qb
sale e pepe qb
100g di provolone o scamorza
una manciata di mandorle a lamelle e pangrattato

Il resto della ricetta,qui:
http://www.coquinaria.it/forum/showthread.php?89548-torta-rustica-patate-e-cavolfiore

L'esperimento è riuscito e anche voi provate a cucinare in maniera differente le verdure?
Buon fine settimana!

giovedì 8 marzo 2012

Lavoretti con i bambini: mimosa dipinta con lo zucchero

Qualche giorno fa, abbiamo dipinto con gli acquerelli un ramoscello di mimosa su un cartoncino nero.




Tra una pennellata e l'altra ho raccontato a Francesco il significato della giornata
dell'8 Marzo...





Abbiamo cosparso di zucchero il dipinto prima che si asciugasse...



L'8 Marzo non è una festa, è la giornata delle donne per ricordare ciò che accadde nel lontano 1908, quando a New York, 129 operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare.
Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni finché, l'8 marzo il proprietario Mr. Johnson bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire dallo stabilimento.
Ci fu un incendio doloso e le 129 operaie prigioniere all'interno dello stabilimento morirono arse dalle fiamme. Da allora, l'8 marzo è stata proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne.




Ancora oggi, le donne sono maltrattate non solo nei paesi in via di sviluppo, ma anche in quelli cosidetti civili, è nostro dovere ricordarcelo.


martedì 6 marzo 2012

Le vetrate artistiche

In questi giorni il tempo è sempre poco, l'attività del doposcuola svolta sia a scuola che a casa assorbe la maggior parte delle mie ore.
Tuttavia, è un tempo trascorso con impegno e passione e quando si lavora così la fatica si avverte con meno difficoltà.
Sabato pomeriggio, abbiamo affrontato con mia nipote dodicenne le vetrate artistiche nella storia dell'arte.
Per comprendere meglio questa tecnica, abbiamo svolto un quadretto, una farfalla
su cartoncino nero, seguendo la tecnica delle vetrate artistiche.

Prima di tuto, abbiamo riportato l'immagine della farfalla, molto stilizzata su un foglio, segnando i contorni con la matita.
Con molta attenzione abbiamo tagliato le parti che dovevano essere colorate con una forbice da manicure.




Abbiamo riportato il disegno su del cartoncino nero, l'altra ala della farfalla è stata invece riportata in maniera speculare sulla metà del foglio.



Con pazienza certosina, abbiamo di nuovo ritagliato gli spazi vuoti, lasciando i contorni del cartoncino nero.




Infine abbiamo colorato gli spazi vuoti, ritagliando un pezzo per volta della carta velina e poi l'abbiamo incollata sul retro del cartoncino




Mano a mano che abbiamo proseguito con i lavori, abbiamo visto come era suggestivo
l'effetto della luce che attraversa i colori della farfalla...




Ed ecco la nostra farfalla, senza lo sfondo, per allegerire un lavoro già abbastanza impegnativo, ma utile per comprendere una tecnica di cui si sa ben poco.

Le vetrate artistiche permettono di abbellire qualsiasi edificio attraverso dei bellissimi giochi di luce generati proprio dai colori e dalle fantasie che compongono le vetrate.

Le vetrate artistiche sono da sempre molto diffuse nell'arte sacre: schiere di angeli, scene della vita dei santi, volti sacri ed immagini divine sono state dipinte sapientemente su grandi vetri, ottenendo un effetto di sicuro interesse e di rara bellezza.

Nel medioevo non si potevano ottenere lastre di grandi dimensioni, ogni finestra doveva essere composta da più pezzi messi insieme. Per questo motivo si pensò di utilizzare dei vetri colorati uniti tra loro mediante delle cornici formate da listelli di piombo a forma di “H”. Per prima cosa i vetri venivano tagliati con delle punte metalliche arroventate seguendo i disegni fatti in precedenza, poi i vari pezzi si incastravano tra le due ali del listello di piombo. Ogni listello veniva saldato a quello contiguo in modo da ricomporre il disegno previsto dal cartone.

Il tutto veniva infine inserito in un telaio di ferro e murato. Questa tecnica consentiva di ottenere figurazioni di grande effetto.

Si tratta di un lavoro di gran pregio, conoscerlo ci ha permesso di apprezzare meglio queste opere... anche voi difronte ad una tecnica nuova vi chiedete cosa c'è dietro?