La settimana scorsa siamo andati a visitare con alcuni amici l'oasi del WWF di Taranto: La Vela.
Si tratta di un’estensione di circa 7 ettari, situata nel Mar Piccolo, a 7-8 km da Taranto.
L’Oasi comprende un’area paludosa salmastra e la pineta di “Fucarino”,
costituita da Pini d’Aleppo e piantata circa mezzo secolo fa per ragioni
militari.
Dal 1996 la palude è divenuta rifugio del WWF, che ne
cura la gestione e la conservazione ambientale, svolgendo attività di
promozione, monitoraggio e anti-bracconaggio. Dal 2006 è diventata Riserva Regionale Orientata per la tutela della biodiversità.
In questo ambiente di tipo palustre, esistono numerose specie di uccelli sia stanziali che migratori: la spatola, un uccello molto bello per la forma strana del suo becco.
Avanza nell'acqua agitando il becco a destra e a sinistra, col quale sonda l'acqua e il fondo della palude, avvertendo la presenza della preda prima di catturarla.vaell’acqua, alla ricerca di cibo, con passo
lento, agitando metodicamente a destra e a sinistra il suo largo becco,
tenuto parzialmente aperto.Avanza nell’acqua, alla ricerca di cibo, con passo lento, agitando metodicameAvanza nell’acqua, alla ricerca di cibo, con passo lento, agitando metodicamente a destra e a sinistra il suo largo becco, tenuto parzialmente aperto.nte a destra e a sinistra il suo largo becco, tenuto parzialmente aperto.
Il Cavaliere d'Italia, con le sue lunghe ed eleganti zampe...
il bellissimo Airone, mentre zampetta nell'acqua alla ricerca di cibo...
Quest'ultime immagini sono state prese dal web, la macchina fotografica
non mi ha permesso di fotografare da vicino queste specie, altrimenti,
si sarebbero spaventate.
Le splendide guide insegnano ai visitatori a fare birdwatching, cioè a
conoscere e osservare senza spaventare gli uccelli della palude, usando
un abbigliamento adeguato e restando silenziosi nelle capannine. I bambini erano intenti ad osservare con cannocchiali e binocoli gli uccelli in religioso silenzio, rivelandosi molto attenti alle spiegazioni della guida.
Nell'oasi sono accolte specie botaniche spontanee, come piante di asparagi selvatici...
o carciofi, ci sono anche orchidee spontanee anche se adesso non è stagione.
E' stata una piacevole passeggiata che ci ha trasmesso l'amore e il rispetto per la nostra Terra e quale occasione migliore per impararlo se non attraverso una visita guidata presso le oasi del WWF?
Abbiamo imparato che ogni creatura dalla più piccola alla più grande è importante per la biodiversità, ognuna di essa sa coesistere senza grandi difficoltà, forse abbiamo molto da imparare ancora dal mondo animale.