

Partecipo al contest che riguarda le ricette della Puglia e Basilicata, chiunque può partecipare, avete tempo fino al 28 Febbraio.

I prodotti per preparare i piatti del contest li potrete comprare a casa vostra, oppure li trovate sul sito di Angela con uno sconto del 10%.
Tra i blog di cucina che amo di più, c'è quello di P@oletta e quando ho letto del contest organizzato in collaborazione con Angela, di Sapori dei Sassi, ho deciso di parteciparvi.
Come molti sapranno, sono pugliese, precisamente della provincia di Taranto, Carosino, amo la mia terra: gli alberi d'ulivo, secolari e imponenti, con i tronchi nodosi dalle radici profonde, le cui origini hanno tanto da raccontare, il cielo blu e il mare meraviglioso che ci contraddistingue... i piatti sono un connubbio tra i prodotti della terra e del mare, da sempre nella nostra famiglia prepariamo le famose orecchiette con le cime di rapa o la pepata di cozze, il vope fritto, i cardoncelli gratinati, ma se c'è un piatto semplice e buono dal sapore tipicamente contadino è la purea di fave secche con cicoria.
Nella cucina di mia madre, ogni lunedì era un'appuntamento fisso, c'era questo piatto fumante, da mangiare subito, sembrava una festa nella sua semplicità: ad accompagnare il piatto, c'erano le cicorie raccolte nei campi, mi ricordo le passeggiate con mia madre ed io, ancora adesso, che con difficoltà non so riconoscere a colpo le cicorie dalle altre verdure selvatiche... dicevo ad accompagnare il piatto, ci sono anche i peperoni verdi fritti con pomodoro fresco e il buon pane cotto a legna, ve lo propongo per il suo sapore immediato e straordinario.
Purea di fave con cicoria
dosi per 2 persone
200 g. di fave secche,
una patata piccola,
acqua, sale,
olio extravergine d'oliva, qui :http://www.saporideisassi.it/6-olio-extravergine-d-oliva
La sera prima mettere in ammollo 200 gr. di fave secche, il giorno dopo, sciacquare le fave e disporle in un pentolino, aggiungere una patata piccola tagliata a tocchetti, versare acqua
fino a superare le fave di due dita, cuocere a fiamma dolcissima, mia madre non mescola mai le fave, ci si accorge della cottura solo quando assaggiando le fave si saranno ammorbidite e l'acqua sarà stata assorbita. Se durante la cottura, le fave sono ancora crude e l'acqua si sarà consumata, aggiungerne dell'altra, bisogna saper dosare il quantitativo di acqua perchè se è eccessiva viene una purea liquida, di solito, se si parte con due dita sopra il livello delle fave non si sbaglia.
Quando le fave saranno cotte, insaporire, lasciar intiepidire e poi passarle al setaccio, di solito, quello a trama larga e poi in quello a trama piccola, in questo modo i grumi saranno stati passati e si otterrà una purea omogenea. Al momento di servirle, in un pentolino versare qualche cucchiaio di olio d'oliva extravergine, le fave e mescolare con un cucchiaio di legno fino a quando si saranno riscaldate, accompagnarle immediatamente con le verdure, precedentemente lavate, lessate e ripassate in padella con olio extravergine d'oliva e aglio.
La purea di fave si mangia in due modi, c'è chi mescola le fave con la verdura, di volta in volta, altri preferiscono i sapori distinti, mangiando una forchettata di purea e di fave separatamente, io preferisco mescolare, in questo modo i sapori si armonizzano incredibilmente... indovinate cosa ho preparato per oggi?