lunedì 31 ottobre 2011

Fantasmini portacioccolatini



Quelli sul blog Skip to my Lou, sono sicuramente più belli, ma ieri notte, dopo aver intagliato la zucca con i bambini, non ho resistito e così ho realizzato cinque fantasmini portacioccolattini col materiale che avevo in casa.






All'esterno ho aggiunto delle zucchette di zucchero.
I bambini del doposcuola hanno gradito molto, non se l'aspettavano... a volte basta poco: buon Halloween!




domenica 30 ottobre 2011

Jack-o-lantern




L'usanza di Halloween è legata alla famosa leggenda dell'irlandese Jack, un fabbro astuto, avaro e ubriacone, che un giorno al bar incontrò il diavolo.

A causa del suo stato d'ebrezza, la sua anima era quasi nelle mani del diavolo, ma, astutamente, riuscì a far trasformare il diavolo in una moneta promettendogli la sua anima in cambio di un'ultima bevuta. Jack mise il diavolo nel su borsello, accanto ad una croce d'argento, cosicché egli non potesse ritrasformarsi. Allora il diavolo gli promise che non si sarebbe preso la sua anima nei successivi dieci anni e Jack lo lasciò libero.

Dieci anni dopo, il diavolo si presentò nuovamente e Jack gli chiese di raccogliere una mela da un albero prima di prendersi la sua anima. Al fine di impedire che il diavolo discendesse, il furbo Jack incise una croce sul tronco. Soltanto dopo un lungo battibecco i due giunsero ad un compromesso: in cambio della libertà, il diavolo avrebbe dovuto risparmiare la dannazione eterna a Jack.

Durante la propria vita commise tanti peccati che, quando morì, rifiutato dal paradiso e presentatosi all'Inferno, venne "cordialmente" scacciato dal demonio ricordandogli il patto e ben felice di lasciarlo errare come anima tormentata.

All'osservazione che era freddo e buio, il demonio gli tirò un tizzone ardente (eterno in quanto proveniente dall'inferno) che Jack posizionò all'interno di una rapa che aveva con se. Cominciò da quel momento a girare senza tregua alla ricerca di un luogo di riposo sulla terra. Halloween sarebbe dunque il giorno nel quale Jack, va alla caccia di un rifugio. Gli abitanti di ogni paese sono tenuti ad appendere una lanterna fuori dalla porta per indicare all'infelice anima che la loro casa non è posto per lui.

Quindi, inizialmente, la verdura utilizzata come lanterna era la rapa. Successivamente, però, a causa della grande "carestia delle patate" in Irlanda, moltissimi irlandesi emigrarono in America, sostituendo alla rapa la più diffusa zucca americana.
Info. qui




Anche noi non abbiamo resistito, oggi pomeriggio abbiamo coinvolto la cuginetta Marianna e abbiamo scavato due zucche, tolto i semi e la polpa e seguendo il tutorial dell'anno scorso, ci
siamo divertiti a creare le nostre Jack-o-lantern e voi come avete passato questa domenica?

sabato 29 ottobre 2011

Halloween: scacciapensieri fantasmogorico






Fra qualche giorno si festeggia Halloween, una festa che sta prendendo sempre più piede anche da noi.

Come ogni anno, ci siamo dedicati a qualche lavoretto per decorare la casa.
Ho visto in rete, dimenticando di salvare il link, uno scacciapensieri davvero molto bello e originale, realizzato con i gusci delle uova.

Non ho saputo resistere e così ho recuperato i gusci delle uova, dopo averle ben lavate con acqua e aceto, fatte asciugare, le abbiamo dipinte con dell'acrilico bianco.
Se le uova sono già bianche, il lavoro è ancora più semplice.








Quando il colore sarà asciutto, con una matita tracciare le espressioni sul guscio, senza premere troppo e poi ripassare il tutto con un pennarello nero.
Francesco si è divertito ad alternare espressioni allegre ad altre spaventose...





Basta un filo o un nastrino, magari un sonaglino all'estremità, il mio è un campanellino recuperato dai coniglietti di cioccolata della Lind.





Ed ecco uno scacciapensieri con tanti spaventosi fantasmini a costo zero, come per ogni festa, non c'è bisogno di lasciarsi prendere dal consumismo, basta un pò di fantasia e un occhio anche al riciclo!







venerdì 28 ottobre 2011

Felicità autunnali con La magia del vento compliblog







Quasi quasi mi stava sfuggendo il primo compliblog di Lena, La magia del vento, con un giveaway
a sorpresa.
Per partecipare, bisogna scrivere un post, raccontando cinque felicità autunnali e pubblicare una foto.
Queste foto, le ho scattate domenica scorsa, durante una passeggiata presso la Villa Peripato di Taranto.

Le mie cinque felicità autunnali:

- Mi piace fotografare la natura nell'evolversi del tempo, con i suoi colori caldi, ambrati delle foglie, mi trasmette calore...





- adoro passeggiare nelle campagne con la mia famiglia.

- mi piacciono tutti i frutti che ci dona: i cachi, le mele, i mandarini, le castagne e i melograni.

- l'autunno per me è anche coccolare la famiglia con buone e calde zuppe di stagione.

- quando fuori piove, l'autunno ti fa riassaporare il tepore della casa, magari sotto le coperte,
leggendo un bel libro.








mercoledì 26 ottobre 2011

La prima cosa bella della domenica



Finalmente dopo due domeniche molto fredde, abbiamo trascorso questa domenica appena passata all'aperto.
Siamo stati nei giardini pubblici di Taranto, abbiamo visitato la villa Peripato, ma vista finora.
Per me è stata una piacevole sorpresa, a volte, non c'è bisogno di spostarsi chissà dove per scoprire piccole meraviglie vicino a noi.




Domenica scorsa, c'è stata, la festa dei mercanti, tanti piccoli stands, dove ho acquistato un bellissimi libro di fiabe africane per Francesco.




All'uscita dagli stands, c'erano tanti alberi e piante ad attenderci.
Abbiamo colto i segni del tempo che cambia: l'autunno tra le foglie di quest'albero, meraviglioso sotto i bagliori dei raggi del sole ...



... poi scoprire che nella villa ci sono tanti ippocastani.
Abbiamo raccolto un pò di frutti per delle decorazioni autunnali.
Con una semplice passeggiata, abbiamo imparato che l'ippocastano produce dei frutti simili alle
castagne, ma a differenza di quest'ultime, non sono commestibili.

E voi lo sapevate che l'ippocastano è un vasocostrittore? Fa bene in casi di problemi alla circolazione e ancora secondo la tradizione popolare se si tiene in tasca tutto l'inverno un frutto di ippocastano si allontana il raffreddore... certo se bastasse un frutto per scongiurare il raffreddore, avremmo le tasche piene dei frutti di ippocastani!




Abbiamo visto da vicino alcuni animali ospitati nella villa...






Buon proseguimento di settimana!

domenica 23 ottobre 2011

Sei strati di piacere al cachi



In casa, avevo dei cachi maturi, raccolti dall'albero della nonna, ho pensato di impiegarli diversamente dalla solita torta di cachi, in rete ho trovato questa splendida ricetta di Danita:
sei strati di piacere al cachi.



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E' l'ideale per smaltire un bel pò di cachi maturi, condivedendo in famiglia un dolce semplice, ma
gustoso, che fa tanto autunno.






INGREDIENTI x4 persone
3 tuorli
60 gr di zucchero
100 ml di panna fresca
1 cucchiaino da cafè di maizena
250 ml di latte intero
8 cachi
10 biscotti "grancereali"
un pò di burro.





Per il resto della ricetta, qui.



La prossima volta, invece dei biscotti, impiegherò i cereali, sicuramente l'effetto croccante
si sposerà meglio con la voluttuosità della bavarese.

mercoledì 19 ottobre 2011

La prima cosa bella della domenica


E' da un pò che non pubblico un post, è un periodo faticoso, in cui le ore della giornata passano
troppo in fretta per assaporare nel modo più giusto, i momenti di vita che ci lasciano il segno.
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Il tempo è poco, per vari impegni, ma la scorsa settimana, ci siamo ritrovate con mia cognata e la mia vicina di casa per il consueto "dado-party", ogni anno prepariamo un dado vegetale, a base di verure e piante aromatiche fresche, da impiegare in mille modi in cucina.
A volte, basta poco per regalarsi dei momenti piacevoli, infatti, ci siamo proposte di ritrovarci ancora insieme, anche solo per un thè.




Il pranzo dai miei, è un appuntamento irrinunciabile, dopo una settimana sempre di corsa, la domenica dai nonni per Francesco è un momento per staccare la spina e divertersi nell'orto...
seminando qualche seme di fava, aspettando che cresca.
Intanto, questi succosi cachi del colore del sole al tramonto, sono stati raccolti dall'albero della
nonna, in attesa di nuove ricette...




Una visita dalla mia cara amica Franca e stupirsi di queste due piantine, cresciute con tanta cura e amore solo per me, per convincermi che con un pò di buona volontà saprò farle crescere, m'impegno anche perchè c'è il piccolo giardiniere a ricordarmi d'innafiarle o di concimare il terreno coi fondi del caffè...




...queste due piantine hanno spazzato questo freddo improvviso dentro e fuori di me che in questi giorni sembra avermi fatto scivolar la vita dalle mani, senza prenderne più la consapevolezza.

Il bello della vita è vivere, cita Barbara.

E' vero.

Il bello della vita è vivere, nonostante le difficoltà, nonostante non si veda alcun spiraglio, invece la vita è lì, nell'abbraccio del compagno, nel sorriso del mio bambino, nei piccoli gesti di amore che riceviamo e che doniamo, tutto il resto è secondario.

domenica 9 ottobre 2011

Spiegare la storia di San Francesco ai bambini




Da noi la festa di San Francesco è molto sentita, sia in paese che in famiglia.
Da sempre la figura del Santo poverello mi ha affascinata, ho colto l'occasione per raccontarla anche a Francesco.

"La notte santa" di Jilie Hanna, racconta con parole semplici, accompagnate da immagini delicate
come fu inventato il primo presepio, proprio da San Francesco, riscoprendo il vero significato del
Natale.
Per il mio bambino è stata una piacevole scoperta.




Abbiamo raccontato di quanto il frate amasse tutte le creature, tanto da chiamarle: Fratello sole,
sorella Luna, fratello fuoco, ecc., insegnandoci ad amare e rispettare il creato...





Il suo modo dolce e gentile riuscì laddove molti non avevano successo, come con l'episodio del lupo...

Francesco, giunto un giorno nella città di Gubbio, apprese con dolore che la popolazione era spaventata, a causa di un grosso lupo e feroce che si aggirava nei dintorni e faceva strage di animali e persino di uomini .
Egli ebbe compassione di quella gente e, ispirato dal Signore, andò, solo ed inerme, ad affrontarlo. Quando la bestia gli apparve, si fece il segno della Croce e, tenendogli le braccia, disse: « Frate lupo, vieni qui da me; io ti comando da parte di Cristo che tu non faccia male né a me, né ad alcuno». Immediatamente il lupo si accostò a lui.
La folla che spiava da lontano tra il fogliame, tratteneva il respiro, mentre Francesco, chinato sul lupo, così parlò: «Frate lupo, hai fatto molti danni da queste parti, assalendo le creature del Signore e persino gli uomini , fatti ad immagine di Dio. Per questo ti meriti la forca, come ladro e assassino. La gente grida contro di te e ti è nemica. Ma io voglio, o frate lupo, che si faccia pace fra te e costoro».
Il lupo, come se comprendesse quelle parole, chinando il capo e agitando festosamente la coda, mostrava di accettare la proposta.
Francesco allora, volle precisare bene l’impegno, e aggiunse: « Frate lupo, poiché ti piace fare e mantenere questa pace, io ti prometto di farti dare gli alimenti ogni giorno, finchè vivrai, dagli uomini di queste terre, sicchè non patirai più la fame». Il lupo, rizzandosi in piedi, alzò la zampa anteriore e, in segno di fede, la pose nella mano del Santo, che la strinse felice e sorridente, fra lo sbalordimento e le lacrime dei presenti.
Da quel giorno la bestia, ammansita, entrava nelle case e riceveva cibo abbondante".






Le nostre zampette di lupo, tra una parola e l'altra, sono state realizzate, utilizzando una frolla all'olio, buona e leggera, grazie Daniela per la ricetta.





A volte, vediamo la vita dei santi come lontani e irraggiungibili, dimenticnadoci invece che sono state persone come noi.
Dovremmo riflettere su cosa fare della propria vita e cosa dare maggior importanza, in queInserisci linksto caso, San Francesco ci insegna tanto: l'amore di Dio è sconfinato e in ogni più piccola creatura
c'è il suo segno, prendiamocene cura.



Per la storia di San Francesco e il lupo, qui

Per le zampette di lupo, ci siamo ispirati sul blog di catholicuisine, qui